Che siano nuove o usate, le licenze a volume sono di solito l’opzione migliore se avete bisogno di numerose licenze contemporaneamente. In altre parole, sono ideali per le aziende. All’acquisto si riceve un supporto dati e una chiave di attivazione. Il software può essere distribuito e attivato dall’amministratore su diversi dispositivi e per diversi utenti. In questo modo si risparmia tempo e lavoro!
Per le licenze a volume, esiste un pratico “Servizio di gestione delle chiavi” che può essere utilizzato per attivare diversi dispositivi in una rete. Potete scoprire come funziona qui.
In genere, le licenze di volume non solo sono più economiche. L’approvvigionamento più semplice e la possibilità di gestire le licenze e le chiavi in modo centralizzato ed efficiente riducono anche i costi complessivi.
Alcune funzioni sono possibili solo con delle licenze a volume: ad esempio, sono compatibili per i terminal server. Il titolare dei diritti può utilizzare un’infrastruttura desktop virtuale. Inoltre, se necessario, possono essere declassati.
In questo video spieghiamo le differenze tra i tipi più comuni di licenze Microsoft: FPP, OEM e licenze a volume.
In questa esercitazione imparerete il modo migliore per attivare le vostre licenze di volume: tramite MAK (Multiple Activation Key) o tramite KMS (Key Management Service).
In questo video vi spieghiamo come installare un host KMS sul Suo Windows Server.
Sì. Dalla sentenza della Corte di giustizia europea usedSoft/Oracle risulta già che il cosiddetto “esaurimento” si verifica per ogni singolo programma acquistato. È irrilevante che i singoli programmi siano venduti nell’ambito di un contratto di licenza di volume.
Anche il Tribunale regionale superiore di Francoforte ha approvato questo punto di vista in una decisione del dicembre 2012. La Commissione ha ritenuto che la rivendita di singole licenze originariamente acquisite nell’ambito di un accordo di licenza per volumi “non porta a ritenere che in questo caso si sia verificato un frazionamento inammissibile”.
